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Diario di scuola

Do you speak English?

Inglese, dopo 13 anni di scuola solo uno studente su tre capisce ciò che ascolta

titolo di un articolo de Il Sole 24ore del 10 luglio 2019

Che gli italiani non siano i migliori nell’apprendere una lingua straniera è un po’ un cliché. Non è sicuramente sempre colpa della scuola, ma se dopo molti anni in cui si studia una lingua la comprensione risulta così difficile probabilmente c’è qualcosa che non va. E non è sempre colpa degli studenti.

La scuola italiana basa ancora l’insegnamento della lingua straniera su metodi che, come dimostrano le ricerche, non funzionano:

  • l’uso del quaderno come strumento base per l’insegnamento, proponendo scarsissime esperienze dirette di uso della lingua tramite didattica ludica o laboratoriale;
  • insegnanti che in classe parlano perennemente in italiano, quando in molti altri paesi europei viene utilizzato il metodo dell’immersione linguistica, l’unico che consente di apprendere per via naturale una lingua;
  • l’uso della via scritta come preferita piuttosto che quella orale;
  • concentrazione eccessiva verso la grammatica, trascurando l’aspetto comunicativo e culturale della lingua stessa.

Purtroppo il numero di docenti realmente preparati per insegnare inglese è ancora eccessivamente basso. Sono però fiduciosa che presto le cose cambieranno: chi esce dall’università non solo deve ottenere come minino una certificazione B2, ma anche sostenere un esame di glottodidattica (con annesso laboratorio).

Link articolo Sole 24ore: https://www.ilsole24ore.com/art/inglese-13-anni-scuola-solo-studente-tre-capisce-cio-che-ascolta-ACnOriX

AlberoAlato

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