Sappiate però bambini, che le storie sono come il cielo. Possono mutare, portarvi meraviglie, sorprendervi proprio quando non avete addosso la giacchetta col cappuccio . Alzate lo sguardo, scrutate pure il cielo, ma non saprete mai davvero quel che sta per arrivare.
A. Frisch, ill. R. Innocenti, Cappuccetto Rosso, una fiaba moderna, La Margherita edizioni
- Titolo: Cappuccetto Rosso. Una fiaba moderna
- Autore: Aaron Frisch
- Illustratiozi: Roberto Innocenti
- Traduzione: Luigi Dal Cin
- Casa Editrice: La Margherita Edizioni
- Fascia d’età consigliata: dai 10 anni
La trama
Questo splendido albo illustrato è una riscrittura contemporanea della fiaba classica Cappuccetto Rosso. La protagonista si trova a dover attraversare il bosco-città pieno di pericoli per arrivare a casa della nonna.
Perché leggerlo?
- Per la scelta di riscrivere una fiaba classica in chiave contemporanea. Le fiabe raccontavano la vita delle persone, e così fa questo albo illustrato. Molti sono i bambini che vivono in grandi (o piccole) città in cui i pericoli non mancano. Questa, inoltre, è un’ottima riscrittura di una fiaba poiché ne rispetta la struttura, non facile da trovare nel panorama dell’editoria per ragazzi.
- Per la qualità del testo, le parole sono ponderate, ricercate, rimangono impresse nel lettore che avrà voglia di leggerle e rileggerle. Inoltre le prime pagine lasciano intendere che a raccontare la storia sia un giocattolo con le sembianze della nonna, questo rende la narrazione ancor più affascinante.
- Per la qualità delle illustrazioni, lo stile realistico e ricco di dettagli di Roberto Innocenti porta i bambini ad attivare l’esploratore che c’è in loro per scoprire nei minimi dettagli queste splendide illustrazioni. I colori sono piuttosto cupi, in linea con quella che è l’atmosfera data dal testo. Le illustrazioni non sono un semplice rispecchiamento di quanto scritto, ma diventano loro stesse una micro narrazione all’interno dell’albo.
Cosa ne pensano i bambini?
Ho letto questo albo illustrato in una classe quarta, hanno apprezzato moltissimo il testo e le illustrazioni (ho lasciato loro l’albo illustrato per più giorni in modo che potessero visionarlo e rileggerlo). In seguito alla lettura è seguita spontaneamente una conversazione che è divenuta poi discussione su un problema posto dai bambini stessi. C’era infatti chi sosteneva che ad essere colpevole non fosse la bambina per aver abbandonato la strada che conosceva, ma piuttosto la mamma per averla lasciata da sola in un ambiente così pericoloso. La discussione si è poi conclusa affermando che una parte di colpe l’avevano entrambe.
Ho trovato questa riflessione molto interessante poiché troppo spesso si pone l’accento su come Cappuccetto Rosso sbagli a non seguire le indicazioni della mamma, cercando di insegnare ai bambini una “morale” (inesistente tra l’altro nelle fiabe e presente solo nelle favole), mentre questa volta sono stati loro ad osservare come anche gli adulti possono mancare di responsabilità.
Per le indicazioni metodologiche sulla promozione della lettura ho seguito quanto affermato da S. Blezza Picherle in Formare lettori, promuovere la lettura: riflessioni e itinerari narrativi tra territorio e scuola, FrancoAngeli (2015).