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Libri Sempreverdi

Guji-Guji

Un uovo rotolava.

Rotolò tra gli alberi.

Rotolò tra l’erba.

Rotolò lungo il pendio.

Finì la sua traballante corsa dentro un nido d’anatra.

Chih-Yuan Chen, Guji Guji, Edizioni bohem
  • Titolo: Guji-Guji
  • Autore e illustrazioni: Chih-Yuan Chen
  • Traduzione: Alfredo Stoppa
  • Casa Editrice: bohem press
  • Fascia di età consigliata: dai 5 anni

La trama

Un giorno un grosso uovo rotola nel nido di Mamma Anatra. Quando l’uovo si schiude sbuca fuori…un coccodrillo! “Guji-Guji” esclama. E questo diventa il suo nome. Guji Guji cresce insieme ai suoi fratelli anatroccoli convinto di essere anche lui un’anatra. Finché un giorno si imbatte in una banda di coccodrilli cattivi che lo vogliono ingannare. Con i loro dentoni affilati sognano una cena di “grasse, squisite anatre”… Guji Guji si trova in un dilemma. Chi è veramente, un’anatra o un coccodrillo?

Perché leggerlo?

  • Per la qualità della trama. Guji Guji racconta di come il concetto di famiglia non sia dato dall’aspetto dei suoi componenti, ma dai legami d’affetto che ci sono tra questi. Si tratta di un albo illustrato che racconta di adozione senza utilizzare inutili moralismi che purtroppo troviamo in altri testi di bassa qualità. È anche una storia di crescita e ricerca del proprio io. Il finale in questo senso è eccezionale: Guji Guji va oltre le etichette “sociali”, non è né coccodrillo né anatra, bensì un anadrillo.
  • Per la qualità delle illustrazioni. Lo stile è originale, i colori sono chiari nei momenti di calma e scuri quando Guji Guji incontra i coccodrilli. I risguardi di questo albo permettono al lettore di entrare subito nel clima della storia e di ipotizzare una possibile trama. Trovo inoltre particolarmente significativo che l’autore abbia voluto rappresentare i tre anatroccoli tutti diversi nell’aspetto, come a voler dire che Guji Guji non è poi l’unico “differente”. Vi è stata una particolare cura nella scelta dei dettagli, ne è esempio la copertina del libro che legge Mamma Anatra ad inizio storia, in cui vi è illustrato un uovo (identico a quello di Guji Guji) da cui nasce un anatroccolo.
  • Per la qualità del testo. Il linguaggio è semplice, lineare ma non banale, indice di una buonissima traduzione. In alcuni punti di ripetizione (es. “Il primo coccodrillo disse […]. Il secondo coccodrillo disse […]. Il terzo coccodrillo disse…”) vi è un richiamo allo stile narrativo della fiaba, in cui i versicoli (per l’appunto ripetizioni verbali nel testo) servivano a scandire il ritmo della narrazione orale.

Con inchiostro e acquerelli e un gioco ritmico di colori primari e chiaroscuri, il narratore taiwanese ci presenta con questo libro una parabola sull’appartenenza, la tolleranza e la scoperta della propria individualità e della propria identità.

Un albo illustrato di alta qualità e versatile, che si presta a diversi livelli interpretativi e quindi a diverse fasce d’età.

AlberoAlato

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