Quando si canta in gruppo gli spazi interni di ognuno vengono messi fortemente in risonanza e, se l’ascolto collettivo è profondo e supporta una comune volontà espressiva, piano piano non si riesce più a distinguere se il suono che sentiamo è prodotto da noi o dagli altri. […] Cantare diventa incredibilmente facile: non siamo più noi che cantiamo, ma è il suono che canta noi.
Ida Maria Tosto, Gesto Musica Danza
La musica gioca un ruolo educativo importantissimo per lo sviluppo dei bambini. Il primo strumento musicale che l’essere umano possiede è il suo corpo, in particolare oggi parleremo di voce.
Quando ho saputo che avrei insegnato musica in una classe terza della scuola primaria, ho pensato che la prima cosa che dovessi fare era chiedere ai bambini cosa si aspettavano da quelle lezioni. E tutti, ma proprio tutti, mi hanno risposto “cantare”.
Nel corso dell’anno ho quindi cercato di proporre ai bambini diverse modalità di canto corale:
- Cantare con base musicale o a cappella: ho insegnato loro sia canzoni per le quali avevo una base musicale sia senza base.
- Le seconde voci: in un brano molto semplice (Do – Re – MI di Tutti insieme appassionatamente) ho inserito delle seconde voci in modo che i bambini potessero capire di cosa si trattasse, in seguito abbiamo imparato la canzone Raro come un diamante che presenta nel ritornello una seconda voce.
- Il canone: a partire da una canzone famosissima che sapevo avrebbero conosciuto tutti (Fra Martino) ho introdotto il canone. Una volta ferrati su questo brano ne ho insegnato loro un altro (Make tume tume papa) e ho chiesto loro di verbalizzare come si sono sentiti nel corso di questa esperienza.
- Il meadley: per concludere l’anno in maniera divertente ho fatto ascoltare ai bambini diversi meadley di canzoni Disney per poi proporne (e cantare) uno fatto a misura per loro.
Si tratta di attività anche molto semplici che però hanno avuto un grande effetto nei bambini, nel giro di pochi mesi hanno sviluppato notevoli competenze nell’ascolto, nel ritmo e nel canto.
