Ho di recente letto un articolo di YourEduaction dal titolo “L’America fa marcia indietro. Meno competenze, più conoscenze“.
Di competenze se ne parla ormai da anni e molti sono gli insegnanti e le scuole che si sono attivate per promuoverne lo sviluppo. Cosa dovrebbe dirci allora questo titolo così allarmante?
Che stiamo sbagliando?
Che tutte le innovazioni metodologiche e didattiche che sono state inserite a fatica negli ultimi anni sono inutili?
NO.
Il titolo dell’articolo sembra porre in contrapposizione le conoscenze e le competenze, come se si escludessero piuttosto che completarsi. L’acquisizione di competenze, che avviene in tempi molto lunghi, richiede necessariamente che vi siano alla base degli apprendimenti risorsa, cioè delle conoscenze. Chiunque pensi che la “scuola per competenze” prevede l’eliminazione di tali apprendimenti si trova in errore.
La competenza può essere definita come mobilitazione integrata di apprendimenti che una persona è in grado di operare in autonomia per risolvere problemi di una certa complessità
Daniela Maccario, A scuola di competenze. Verso un nuovo modello didattico (2012)
Il passaggio dal curricolo per obiettivi al curricolo per competenze è stato utile per permettere agli alunni di utilizzare le conoscenze che vengono apprese a scuola anche nei contesti di vita quotidiana.
Non credo che ad oggi si possa pensare di fare una scuola con “meno competenze”. Credo piuttosto che ogni docente dovrebbe operare con la consapevolezza di far acquisire agli studenti una solida base di conoscenze da saper mobilitare in caso di necessità.
Suggerimenti di lettura
Daniela Maccario (2012), A scuola di competenze. Verso un nuovo modello didattico, Società Editrice Internazionale: Torino